martedì 21 aprile 2009

La via del Guerriero


In tutti gli uomini è presente una carica di aggressività che altro non è che una manifestazione dell'istinto di sopravvivenza; se questo potenziale aggressivo viene costretto o limitato può sfociare in alienazione individuale o, ancor peggio, collettiva. Nel passato, in Oriente alcuni maestri hanno elaborato, traendoli da antiche tecniche guerriere, dei metodi per disciplinare questa aggressività, ritualizzandola attraverso stilizzazioni e tecniche simboliche, creando scuole o discipline atte a consentire il raggiungimento dell'autocontrollo e dell'equilibrio psico-fisico. La sopravvivenza del guerriero è legata alla sua capacità di adattarsi, deve essere in grado di trasformare qualsiasi avvenimento a suo vantaggio, deve attivare verso la vita un atteggiamento rivoluzionario e magico. La vera guerra è contro i nemici interiori: l'odio, la disperazione, l'invidia. Il guerriero ha il coraggio di affrontare i draghi interiori, che lo mettono in grado di affrontare quelli esteriori con intelligenza, autodisciplina e saggezza.La pratica del tai chi chuan, e il suo studio è da compiere per stadi, senza voler bruciare le tappe con costanza e umiltà, aspettando che la natura faccia il suo corso e che i cambiamenti avvengano spontaneamente. Salendo una scala bisogna far attenzione a ogni singolo piolo senza saltarne nemmeno uno, così sì è consapevoli della salita e non si avrà dubbi nel percorrerla. Lo sviluppo di ognuno di noi procede per stadi, restando troppo a lungo a un certo livello, la nostra crescita risulterà stentata, mentre se ci affrettiamo a superarlo non si trarrà insegnamento dalla esperienza del momento. Dunque una crescita non equilibrata costringendoci a tornare sui nostri passi per rimediare. Cercare di discernere i vari stadi della vita riconoscendo il passaggio da una fase all’altra è importante come nel gong fu (kung fu) (abilità ottenuta con sacrificio e dedizione nel tempo) va fatto sempre e solo un passo alla volta ad ogni età il giusto metodo e i giusti obiettivi. Il riconoscimento è un fattore prezioso. La pratica non può ridursi a una mera ripetizione, meccanica, sterile e vuota di esercizi e posture, la forma stessa pur essendo sempre la solita risulta diversa alla percezione; eseguendola si è in grado, ascoltandosi, di cogliere sottili sfumature piccoli ma importanti cambiamenti, sapori sempre nuovi.L’intenzione è nella pratica (gong fu) non nel risultato. Non posso imparare più di quello che sto facendo. Perché non serve a niente. La pratica deve essere vissuta in pieno non deve trasformarsi in consuetudine, non deve essere idealizzata o descritta va VISSUTA in primis, essendo disposti a cambiare pelle, vestito, identità, rinunciando a se stessi facendo cadere ogni illusione. Molto importante è l’empatia allievo/insegnante, l’allievo deve cercare di mantenere lo stupore evitando di finire nell’abitudine con una giusta attenzione e spirito critico, l’insegnante deve essere sincero e costante nella sua pratica personale quotidiana senza troppe teorie, con tranquillità senza segreti, quello che è in quel momento, consapevole della inevitabile trasformazione nel tempo. Mantenendo quieta la mente restando saldamente ancorati al centro con consapevolezza, trascendendo lo stato di schiavitù in cui siamo relegati dalle percezioni, cosi si potrà penetrare la realtà in modo adeguato e proseguire la pratica (gong fu) armonicamente.




"Articolo tratto da www.t-a-o.it"

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L'arte

Sudore, sofferenza, sacrificio. Queste sono "le tre S" fondamentali per conseguire i risultati che tutti noi sognamo nella vita di ogni giorno, che tu sia un combattente o meno.
Che tu pratichi un Arte Maziale o meno, quando sei disposto a qualunque rinuncia, a qualunque prezzo per portare avanti quello in cui credi, sarai considerato un guerriero.
Nel 2009 sono poche le persone che posson considerarsi tali, l'ozio e il vizio sono nascosti ovunque, ma se uno veramente apre gli occhi, può conoscer un mondo migliore di quello che ora vediamo, ma questa è una cosa che và fatta per conto proprio, senza che nessun fattore esterno influenzi i nostri sogni.
Un caldo benvenuto a tutti i visitatori del blog. Questo spazio è nato non per esser il solito sito dove si trovan nozioni di arti marziali e di allenamento fisico, punta invece verso la passione e la forza di volontà impigata per affrontarli oltre alla pratica.
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